Un lavoro di buona levatura, di indubbia qualità e talvolta di discreta originalità (non è poco di questi tempi…) per il pianista Vincenzo Lucarelli ed il sassofonista Michele Polga, accompagnati per tutte le otto tracce di questo CD da differenti ritmiche e da altri solisti di spessore. Dotati di notevoli capacità interpretative e compositive (Lucarelli firma cinque degli otto brani), il pianista ed il tenor sassofonista mostrano una dimestichezza con la materia suonata davvero invidiabile, che si tratti delle loro composizioni o di classici reinterpretati per l’occasione, da Night and Day di Cole Porter a I Hear a Rhapsody di Fragos. Il primo mantiene costantemente un aplomb classicheggiante, riuscendo quando vuole a dare al suo piano un tocco di swing molto naturale e spontaneo; il secondo diversifica i suoni del suo sax fra derivazioni hard bop e toni da ballata. Entrambi poi dialogano efficacemente con Mauro Verrone (alto sax) e Giambattista Gioia (tromba), avvalendosi in eguale misura della buona ritmica delle coppie Gerardo Bartoccini/Armando Sciommeri e Marco Loddo/Max De Lucia. La lunga versione di Night And Day, un evergreen che non tradisce quasi mai, dà modo di scoprire ancora meglio la bravura di Lucarelli (lungo inserto in solo) ed anche di apprezzare il duetto incalzante fra i sax di Polga e Verrone. Lo stesso accade nella bella composizione Odd and Sunny fra i due protagonisti del lavoro, stavolta accompagnati dalla sola sezione ritmica. In definitiva Double Check si rivela come un ottimo lavoro frutto dell’opera di alcuni fra i migliori (e meno noti al grande pubblico) musicisti italiani di questo periodo.