GLAUCO VENIER / MICHELE CORCELLA – L’INSIùM
Mainerio (Artesuono) 2017

1. Schiarazula Marazula
2. Caro Ortolano
3. Pass’e mezzo della Paganina
4. Improvvisazione #1
5. Tedescha
6. Improvvisazione #2
7. La Zanetta Padoana
8. Improvvisazione #3
9. Putta Nera ballo Furlano lento
10. Ungarescha

Glauco Venier: piano
Mirco Cisilino, Antonello Sorrentino,Federico Mansutti: trumpet, flugelhorn
Federico Pierantoni, Max Ravanello: trombone, euphonium
Alfonso Deidda: baritone saxophone, bass clarinet
Simone La Maida: alto saxophone, flute
Marcello Allulli, Michele Polga: tenor and soprano saxophone
Stefano Fornasaro: flutes
Alessandro Turchet: bass
Luca Colussi: drums
Michele Corcella: arrangements, direction
Special guest: Norma Winstone: voice

REVIEWS

La musica antica incontra il jazz contemporaneo made in Italy. È un’operazione fascinosa, questa di Glauco Venier e Michele Corcella. Animatori del progetto Insiùm – parola friulana che sta per sogno o visione, un laboratorio di ricerca composto da musicisti di ogni angolo della penisola, dall’emiliano Michele Polga al campano Alfonso Deidda – i due riprendono le partiture di Giorgio Mainerio, originale figura di prete, compositore e maestro di cappella che lavorò dal 1560 fino alla morte tra Aquileia e dintorni. Quelli del religioso sono in origine «balli a quattro voci» che il pianista e il direttore d’orchestra rileggono con molta libertà, mescolando barocco e minimalismo, momenti improvvisati e citazioni folk (provenienti soprattutto della Mitteleuropa, ma non solo). Gli arrangiamenti raffinati e colti, caratterizzati dagli intrecci timbrici mai scontati di ottoni e ance, evocano la lezione di John Surman (in Caro ortolano, per esempio) e quella del Gil Evans di «Sketches Of Spain». Esordio discografico del collettivo, «L’Insiùm – Mainerio!» si candida già tra i migliori album italiani dell’anno. E la voce della first lady inglese Norma Winstone dà un prezioso tocco internazionale al disco.

Già molti anni fa, era il 1996, Glauco Venier aveva usato l’espressione “l’insiùm” (che in friulano significa “il sogno”) per dare il titolo a uno dei suoi primi dischi, in trio con Salvatore Maiore e Roberto Dani, nel quale prendeva spunto dalla cultura friulana per fare jazz. Nel 2004, poi, aveva affrontato la musica del leggendario prete e musicista cinquecentesco Giorgio Mainerio in un eccellente disco, Dal Libro dei Balli di Giorgio Mainerio, uscito per Artesuono.

Oggi quell’espressione friulana è il nome del laboratorio permanente di ricerca musicale che raccoglie alcuni dei più interessanti musicisti della regione, molti dei quali cresciuti anche grazie al lavoro di didatta che Venier svolge al Conservatorio di Trieste, con la cui orchestra il pianista ripropone e rielabora proprio le musiche di Mainerio—peraltro riprese in questi anni in vari contesti, per esempio nel grande progetto Simphonika, realizzato per il Mittelfest e pubblicato nel 2014 sempre da Artesuono.

Sette delle dieci tracce di questo lavoro sono infatti brani tratti da Il primo libro de’ balli a quattro voci accomodati per cantar et sonar dogni sorte de istromenti di Mainerio, rielaborati da Venier (cinque erano già presenti nel disco del 1994) e arrangiati da Michele Corcella, che dirige poi l’ampio ensemble; le rimanenti tre sono invece improvvisazioni per formazione ristretta. In quattro brani compare anche la voce della grande cantante inglese Norma Winstone, che impreziosisce ulteriormente la trama sonora.

Come già nel disco precedente, l’integrazione tra musica antica e jazz è eccellente: i balli di origine popolare trovano una nuova vita nell’esecuzione operata dall’ensemble dominato dai fiati, che come una autentica big band sfrutta i temi e i ritmi di Mainerio per lanciarsi negli assoli. Una prassi che avviene in gran parte dei brani, ma che risalta particolarmente, per esempio, in ”Pass’e mezzo della Paganina””, il cui centro è un susseguirsi di assoli dei fiati.

Eccellente lavoro che unisce qualità e suggestione, jazz e tradizione classico-popolare, raffinata inventiva (si ascoltino le tre improvvisazioni) e temi accattivanti.

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